Un guasto al carrello costringe un aereo a girare in tondo sui cieli della Castiglia in attesa di una pista libera per un atterraggio d'emergenza. A bordo s'intrecciano le vicende di vari stravaganti passeggeri e dei ancor più eccentrici membri dell'equipaggio.
Versione spagnola de L'aereo più pazzo del mondo? Magari! Gli amanti passeggeri è un'esile commedia che segna un altro punto nella parabola creativa sempre più discendente di Almodóvar. Personaggi bizzarri con lo spessore della carta velina, dialoghi finto-trasgressivi, caricature gay e trama praticamente inesistente. Il momento clou del film è il balletto gayo degli steward su una vecchia hit delle Pointer Sisters: ecco, immaginatevi il resto. Per tutto il film si ha la sensazione che il regista sia uno sciagurato che tenti disperatamente di imitare Almodóvar, farcendo la pellicola con alcuni degli elementi stilistici (colori pop, momento musical) e tematici (sesso strano, gaytudine) più cari al regista, ma messi alla cazzo di cane (scusate il tecnicismo). Lo sconclusionato e debolissimo La pelle che abito aveva almeno dei pregi visivi, mentre qui la messa in scena risulta ben più povera, se si escludono i colori squillanti e qualche inquadratura sghemba. E il pre-finale con gli spazi aeroportuali metafisicamente deserti, mentre il velivolo (fuori campo) tenta un atterraggio di fortuna, sembra più dettato da un risparmio produttivo che da una scelta artistica. Imbarazzante.
Los amantes pasajeros (Spagna, 2013)
Un film di Pedro Almodóvar.
Con Antonio de la Torre, Hugo Silva, Miguel Angel Silvestre, Laya Martí, Javier Cámara.
Durata 90 min.
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