Joy, giovane madre divorziata, rinuncia ai suoi sogni per mandare avanti una famiglia disastrata: madre apatica tele-dipendente, padre che insegue improbabili avventure romantiche, ex marito cantante fallito. Solo la nonna la incoraggia a realizzare i suoi progetti. Quando inventa un mocio rivoluzionario dovrà affrontare una lunga dura battaglia, anche tra le mura domestiche. Da una storia vera.
Jennifer Lawrence veste nuovamente i panni – ormai consueti – di una donna combattiva e determinata. Nonostante il film verta sulla storia di un'invenzione poco affascinante, l'arduo cammino per il successo, e la dura lotta per liberarsi da legami e consuetudini familiari nocive, merita la nostra attenzione.
Quella di Joy è una tipica storia americana di successo, intraprendenza, coraggio e genialità. Il film è un omaggio sentito alle donne che cercano di migliorare il mondo (anche con innovazioni apparentemente insignificanti come un mocio che si strizza da solo), un omaggio alle donne che non smettono di seguire i propri sogni.
Il regista-sceneggiatore David O. Russell riunisce il cast vincente de Il lato positivo e American Hustle: De Niro è Rudy, il padre strambo e po' irritante, e Bradley Cooper è l'affascinate dirigente di un neonato canale televisivo di televendite. Una menzione anche per Isabella Rossellini, molto efficace nel ruolo della sedicente donna d'affari (e compagna di Rudy) che finanzia inizialmente l'impresa.
Russel come sempre è bravo a gestire gli attori e costruire scene madri con una regia appassionata e nervosa. Il ritratto di donna che ne risulta ricorda un po' il miglior Cassavetes. Bello.
Joy (USA, 2015)
Un film di David O. Russell.
Con Jennifer Lawrence, Robert De Niro, Bradley Cooper, Edgar Ramirez, Diane Ladd, Virginia Madsen, Isabella Rossellini.
Durata 124 min.