giovedì 26 febbraio 2009
Senso inverso
Il curioso caso di un film che aveva tutto per essere un capolavoro e invece...
La pellicola di David Fincher è una torta sontuosa, bella da vedere e con tutti gli ingredienti perfetti (intuizione letteraria geniale, un regista di talento, due star belle e brave, splendida fotografia, effetti speciali all'avanguardia) ma se l'assaggi è insapore.
Quello che irrita di più è lo scarto tra la volontà esplicita di fare una buona torta e il risultato finale.
Come in Forrest Gump (con cui condivide lo sceneggiatore Eric Roth - e si vede), il film narra la vita di un "diverso" attraverso un secolo. E' una storia dall'ampio respiro che contiene un po' di tutto (due guerre mondiali, un romanzo di formazione, una parabola simbolica, i primi amori e l'amore eterno, il balletto, le avventure in giro per il mondo, il rapporto madre-figlia, sino a giungere all'uragano Katrina), ma il tutto scivola via un po' troppo prevedibilmente. Grande pecca per un racconto che aveva tutto per essere sorprendente. E invece tutto "accade" nel momento giusto, tanto che s'intuisce la meticolosa cura con cui sono stati miscelati gli ingredienti. E quando cerca l'immagine simbolica, il tocco poetico, svacca nello stucchevole (il colibrì, l'orologio che va al contrario).
E dopo due ore e tre quarti di film qual è l'insegnamento? La vita va vissuta pienamente e non sai mai cosa ti capita!
Meritati gli Oscar per trucco, scenografia ed effetti speciali e ancora più meritati gli oscar non presi per film, regista e sceneggiatura.
Un grande spreco di talenti.
The Curious Case of Benjamin Button.
Un film di David Fincher.
Con Brad Pitt, Cate Blanchett, Tilda Swinton, Julia Ormond, Jason Flemyng
Sceneggiatura: Eric Roth
Fotografia: Claudio Miranda
Durata 159 min
USA 2008.
sabato 7 febbraio 2009
L'intervista del secolo
Ron Howard nel suo Frost/Nixon ci narra un'altra storia americana, un'intervista entrata nella storia della tv: il duello tra l'unico presidente americano che dovuto dimettersi (Scandalo Watergate) e il più improbabile tra gli intervistatori. Immaginate un Paolo Bonolis che intervista Berlusconi caduto in disgrazia (siamo nel campo della fantascienza, lo so, ma è giusto per dare l'idea).
Ma qui si parla del lato oscuro del potere, della brama di successo e della voglia di riscatto. E anche del perfezionamento di un linguaggio televisivo in grado di arrivare là dove commissioni d'inchiesta e tribunali non arrivarono mai.
I due protagonisti sono personaggi a tutto tondo. Frost (Michael Sheen) è un conduttore tv di successo, superficiale, farfallone e molto, molto ambizioso. Dall'altro lato Tricky Dicky, una volta perso il potere, si rivela molto umano nel tentativo di riscatto a tutti i costi che cerca in questa intervista. Frank Langella ci restituisce un Nixon pieno di sfaccettature, perfido, astuto, ma con debolezze che ce lo rendono quasi simpatico e a tratti commovente.
Nonostante la derivazione teatrale, il film scorre con ritmo, è avvincente e i due interpreti sono superlativi. Se l'argomento vi stuzzica e vi piacciono i film d' attore, è da non perdere.
Frost/Nixon (USA, 2008)
Un film di Ron Howard
Con Frank Langella, Michael Sheen, Kevin Bacon, Rebecca Hall, Toby Jones, Matthew MacFadyen, Oliver Platt, Sam Rockwell
Durata 122 min.
Iscriviti a:
Post (Atom)