Walter Mitty, timido addetto all'archivio negativi di Life, è un sognatore che sfugge alla realtà quotidiana con folli fughe immaginarie, finché un giorno, a causa di una foto perduta, finirà in una serie di spericolate avventure ai confini del mondo.
Remake dell'omonimo film con Danny Kaye del 1947, questa versione aggiorna sogni e avventure dell'impiegato vessato da tutti, cercando di accontentare anche il pubblico più giovane con mirabolanti sequenze da film di supereroi o di catastrofi, che sono però la parte meno interessante del film. La versione di Ben Stiller (qui nel doppio impegno di attore protagonista e regista) è raffinata, romantica e un po' demodé, come il fotografo mitizzato dal protagonista (Sean Penn), che usa ancora la pellicola e non ha un cellulare. Il MacGuffin che dà il la a tutte le avventure "vere" e sempre più folli di Mitty è proprio un (anacronistico) negativo perduto, che il protagonista cerca in giro per il mondo sulle tracce del fotografo. Su questo plot si innesta il tema della fine della stampa tradizionale e dell'avvento del mondo digitale, nonché delle brutali "ristrutturazioni" societarie con conseguenti licenziamenti indiscriminati.
Come regista Stiller non lesina sulla spettacolarità, ma ci sorprende pure con eleganti dissolvenze incrociate o con ben congegnate sequenze come quella splendida costruita sul brano Space Oddity. Come attore invece Stiller è più misurato, incarnando in modo efficace un Walter Mitty timido ma non sottomesso, sognatore ma non imbranato. Pur non essendo un film comico, I sogni segreti di Walter Mitty ci regala qualche scena molto divertente (la parodia di Benjamin Button o la scena del tuffo nell'Atlantico), ma qui la vena malinconica e romantica prevale su quella ridanciana e dissacrante presente nell'ottimo Tropic Thunder, precedente film del regista.
Meno originale del cult Zoolander – o del sopraccitato Tropic Thunder – I sogni segreti di Walter Mitty resta comunque un godibile film d'avventura, con una splendida fotografia, effetti speciali quanto basta e un bel finale buonista. Il classico film natalizio senza grandi pretese.
I sogni segreti di Walter Mitty (The Secret Life of Walter Mitty, USA 2013)
Un film di Ben Stiller. Con Ben Stiller, Kristen Wiig, Shirley MacLaine, Adam Scott, Kathryn Hahn.
Durata 114 min.
sabato 28 dicembre 2013
venerdì 13 dicembre 2013
Orrore dietro ai candelabri
Con sguardo lucido e impietoso Steven Soderbergh narra la storia di Scott Thorson, giovane amante del kitchissimo pianista americano Liberace, tra gli anni Settanta e gli Ottanta. Film realizzato per la tv via cavo HBO (quella di Trono di Spade) e uscito al cinema in Europa, si avvale di un cast straordinario, a partire dai due protagonisti, Michael Douglas e Matt Damon (entrambi nominati ai prossimi Golden Globe) assolutamente sorprendenti, e con dei comprimari di lusso quali Dan Aykroyd e un irresistibile Rob Lowe.
Sotto le apparenze del classico biopic, il regista dissimula un vero e proprio horror dalle tinte cronenberghiane nel suo soffermarsi sulle mutazioni chirurgiche dei corpi e sulla torbida relazione al limite dell'incesto, tra il pianista e il suo amante trasformato letteralmente in un simil-figlio. Un horror più psicologico che fisico, che costeggia appena il grottesco con la figura del chirurgo (Lowe liftato in maniera comica) realizzatore dei raccapriccianti desideri di Liberace, novello Pigmalione in versione gay. Ma il regista non giudica ne condanna e mette in scena la scabrosa vicenda con la freddezza di un entomologo davanti ad un curioso ed esotico insetto.
Film televisivo con il respiro del grande cinema, Behind the candelabra, oltre al cast notevole, si avvale di una messa in scena di ottimo livello, sia per i costumi ultra-kitsch di Liberace (Elton John in confronto è un'educanda) che per l'arredo delle sue magioni, nonché per l'impressionante lavoro di trucco, assolutamente perfetto nell'accompagnare le mutazioni fisiche dei protagonisti. Una nota merita pure lo stile libero che Soderbergh adotta, alternando riprese statiche da cinema classico a nervose sequenze con camera a mano oscillante, passando dall'iper-realismo all'onirico (si veda la dipartita di Liberace messa in scena in stile Rocky Horror), con una libertà che pare appartenere ormai solo a certi canali televisivi illuminati. Un piccolo grande film assolutamente da non perdere.
Dietro ai candelabri (Behind the Candelabra, USA 2013)
Un film di Steven Soderbergh.
Con Michael Douglas, Matt Damon, Dan Aykroyd, Scott Bakula, Rob Lowe.
Durata 118 min.
Sotto le apparenze del classico biopic, il regista dissimula un vero e proprio horror dalle tinte cronenberghiane nel suo soffermarsi sulle mutazioni chirurgiche dei corpi e sulla torbida relazione al limite dell'incesto, tra il pianista e il suo amante trasformato letteralmente in un simil-figlio. Un horror più psicologico che fisico, che costeggia appena il grottesco con la figura del chirurgo (Lowe liftato in maniera comica) realizzatore dei raccapriccianti desideri di Liberace, novello Pigmalione in versione gay. Ma il regista non giudica ne condanna e mette in scena la scabrosa vicenda con la freddezza di un entomologo davanti ad un curioso ed esotico insetto.
Film televisivo con il respiro del grande cinema, Behind the candelabra, oltre al cast notevole, si avvale di una messa in scena di ottimo livello, sia per i costumi ultra-kitsch di Liberace (Elton John in confronto è un'educanda) che per l'arredo delle sue magioni, nonché per l'impressionante lavoro di trucco, assolutamente perfetto nell'accompagnare le mutazioni fisiche dei protagonisti. Una nota merita pure lo stile libero che Soderbergh adotta, alternando riprese statiche da cinema classico a nervose sequenze con camera a mano oscillante, passando dall'iper-realismo all'onirico (si veda la dipartita di Liberace messa in scena in stile Rocky Horror), con una libertà che pare appartenere ormai solo a certi canali televisivi illuminati. Un piccolo grande film assolutamente da non perdere.
Dietro ai candelabri (Behind the Candelabra, USA 2013)
Un film di Steven Soderbergh.
Con Michael Douglas, Matt Damon, Dan Aykroyd, Scott Bakula, Rob Lowe.
Durata 118 min.
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