giovedì 8 luglio 2010

Non gioco più


I bambini crescono e i giocattoli finiscono in soffitta. Per uno sbaglio i vecchi giocattoli di Andy vanno a finire in un asilo-carcere gestito da un perfido orsetto di peluche. Evaderanno. Happy-end.
Giunta ormai al terzo capitolo la saga di Toy Story riesce a regalare ancora emozioni e risate. Fulminante l'inizio con la visualizzazione dei giochi di Andy, malinconico l'addio finale all'infanzia e ai suoi compagni di gioco. Nel mezzo un film pieno di azione, idee, gag e personaggi a tutto tondo. Come sempre per la Pixar, il primo effetto speciale è la sceneggiatura. L'idea che il colorato asilo Sunnyside si trasformi di notte in un duro carcere è geniale. Tutta questa parte del film è infarcita dei topos da prison movie con risultati sorprendenti. Si passa da gag esilaranti a momenti drammatici con grande naturalezza e Lots'o, l'orsetto aguzzino, lascia il segno.
Pur rimanendo fedele al design semplice dei due precedenti capitoli, questo ultimo film si permette sequenze di una complessità impensabile qualche anno fa (l'inizio, le scene di massa all'asilo, la discarica). Meno innovativo del primo (pietra miliare dell'animazione digitale) e non un capolavoro come Up, ma assolutamente all'altezza delle aspettative. Da vedere.

Un cenno anche al corto che lo precede, curiosamente sperimentale. Combina personaggi piatti, molto stilizzati e con un segno anni Cinquanta, a sfondi iperrealisti in 3D. Elegante, raffinato e con una colonna sonora costruita abilmente con rumori e suoni ambientali.

Toy Story 3 (USA, 2010)
Un film di Lee Unkrich.
Con Tom Hanks, Michael Keaton, Joan Cusack, Tim Allen, John Ratzenberger (Voci originali)
Durata 103 min.