Storia vera di Florence Foster Jenkins, ricca mecenate della scena musicale newyorkese degli anni Quaranta, tanto generosa quanto priva di talento. La sue dubbie qualità canore vengono incoraggiate dall’amorevole marito e favorite da un ambiente musicale che cinicamente mira solo ai suoi finanziamenti.
La parabola di Florence pare essere una perfetta esemplificazione del concetto di umorismo pirandelliano. A prima vista lei appare come una figura grottesca e le sue esibizioni canore assolutamente comiche (e così le percepisce il pubblico, decretando un inaspettato successo dei suoi dischi), ma sotto questa maschera si cela la tragedia personale di una donna, ricca sì, ma segnata nel fisico e nell’anima dalla sifilide presa dal primo marito, sterile, che trova nella passione per la musica l’unica ragione di vita.
Anche il suo ultimo marito, St. Clair Bayfield (un perfetto Hugh Grant), è un personaggio più sfaccettato di quanto sembri: la ama sinceramente anche se convive con un’amante in un altro appartamento, asseconda le ambizioni artistiche di Florence ma senza secondi fini e – anzi – la protegge in ogni modo dalle critiche, cercando di preservare l’insensato sogno della moglie di essere una grande interprete.
Florence è un film dolce-amaro, dalla scrittura molto elegante e raffinata, una brillante commedia molto british, venata da momenti commoventi, ma che non diventa mai lacrimevole grazie alla regia dell'accorto Stephen Frears, interpretata da un cast perfetto, a partire dalla straordinaria Meryl Streep fino allo strepitoso Simon Helberg (il Wolowitz di Big Bang Theory) nello scomodo ruolo del pianista Cosmé McMoon, costretto ad accompagnarla nelle sue tragicomiche esibizioni.
Florence (Florence Foster Jenkins, Gran Bretagna 2016)
Un film di Stephen Frears.
Con Meryl Streep, Hugh Grant, Simon Helberg, Rebecca Ferguson, Nina Arianda.
Durata: 110 min.