giovedì 13 febbraio 2020

Scene di lotta di classe in Corea


Una famiglia povera che vive di espedienti in uno squallido scantinato riesce ad insinuarsi nella casa e nella vita di una ricca famiglia borghese dei quartieri alti: non finirà bene.
Parasite è una commedia nerissima sulle disuguaglianze sociali nonché una perfetta rappresentazione della lotta di classe al giorno d’oggi, cioè una battaglia giornaliera per la sopravvivenza. Scritta e diretta con grande intelligenza, la pellicola coreana riesce a mettere in scena i guasti della società contemporanea, evitando didascalismi e lezioncine moralistiche, e riuscendo a raccontare una cupa fiaba comprensibile al pubblico di tutto il mondo.
Bong Joon-ho pesca nei generi con grande abilità (commedia, noir, dramma sociale con accenni di neorealismo) dipingendo già con le sole scelte scenografiche un preciso quadro della società: la divisione tra alto e basso, luce e buio e la reiterata presenza delle scale, passaggio obbligato tra inferno e paradiso, che torna costantemente nel film.
Coinvolgente, divertente e terribile, Parasite riesce nel difficile compito di essere leggero nella forma e pesante nei contenuti, lasciandoci con un interessante quesito su chi siano i veri parassiti: i diseredati che come scarafaggi infestano la casa dei ricchi o questi ultimi, pochi fortunati, che prosperano grazie alle sofferenze di molti?
Giustamente premiato da 4 importanti Oscar.

Parasite (Corea del sud, 2019)
Regia di Bong Joon-ho.
con Song Kang-ho, Lee Sun-kyun, Yeo-jeong Jo, Choi Woo-Sik, Park So-dam, Hyae Jin Chang.
Durata 132 minuti