Una coppia di agenti speciali, gentili alieni scampati alla distruzione del loro pianeta, un comandante che tenta di celare il suo crimine di guerra, una gigantesca stazione spaziale sono al centro di una folle scorribanda – scritta e diretta da Luc Besson – ispirata ad un fumetto francese degli anni Sessanta.
L’esile trama sembra solo un pretesto per una interminabile serie di avventure girate con un ritmo forsennato in un universo pop ultra colorato e pieno di invenzioni divertenti, a partire dalla sequenza dei titoli di testa. La sfrenata fantasia che pervade il film trova il suo perfetto compimento nel design di mondi e di alieni (qua e là in stile Moebius come nel Quinto elemento), supportati da effetti speciali impeccabili. C’è un certo spirito bambinesco e un ottimismo che profuma di anni Sessanta in questa pellicola, che manca in altre opere simili di questi anni (l’unica che mi viene in mente è I guardiani della galassia), che dà un tono leggero e scanzonato alla narrazione, nonostante non manchino i momenti drammatici. La coppia Valérian e Laureline è incarnata da due volti giovani e freschi, che hanno trovato il giusto registro per le loro schermaglie amorose (in stile Leila e Ian Solo) e colmano lo scarso spessore psicologico dei loro personaggi.
Valérian e la Città dei Mille Pianeti non sarà un capolavoro ma è un simpatico film di intrattenimento puro e una meraviglia per gli occhi.
Valérian e la Città dei Mille Pianeti (Valérian and the City of a Thousand Planets, Francia 2017)
Regia di Luc Besson.
Con Dane DeHaan, Cara Delevingne, Clive Owen, Rihanna, Ethan Hawke, Herbie Hancock.
Durata 140 minuti.