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domenica 15 ottobre 2017

Al ritmo del contagio


Nella Parigi all’inizio degli anni Novanta gli attivisti di Act up - Paris organizzano azioni clamorose per costringere le case farmaceutiche e il governo a essere più solerti nella lotta contro l’AIDS: i membri dell’associazione sono drammaticamente motivati, essendo quasi tutti o sieropositivi o già ammalati. Ispirato a storie vere, il film ha vinto il Gran Premio della Giuria a Cannes.
L'opera di Robin Campillo affronta il tema in modo distaccato e quasi documentaristico, raccontando tutti gli aspetti delle lotte di Act Up, anche quelli meno d’effetto come le interminabili riunioni preparatorie e le diatribe interne. Il film passa progressivamente dal pubblico al privato, dedicando la seconda parte alla storia d’amore di due attivisti, l’esuberante Sean e il tranquillo Nathan, tanto per mettere nella giusta prospettiva le battaglie di persone che lottano per la propria sopravvivenza nell’indifferenza delle istituzioni. Con stile asciutto e senza usare facili trucchetti lacrimevoli ci si addentra nel quotidiano inferno personale dei malati e – contemporaneamente – si mette in scena il lucido coraggio di persone comuni che lottano per la salvezza di una comunità colpevolmente ignorata e condannata.
In tempi di reflussi omofobi e bigotti, un film quanto mai necessario e sincero.

120 battiti al minuto (120 battements par minute, Francia, 2017)
Un film di Robin Campillo.
con Nahuel Pérez Biscayart, Arnaud Valois, Adèle Haenel, Antoine Reinartz, Félix Maritaud.
Durata 135 minuti.