giovedì 7 settembre 2017

L'apoteosi della trappola


Dunkerque, Francia, 1940. L’esercito inglese e francese sono intrappolati sulla spiaggia della località balneare dalle armate di Hitler. Quattrocentomila uomini – sotto il fuoco del nemico – che hanno come unica via di fuga il mare. Un'improbabile flotta di imbarcazioni da diporto li trarrà rocambolescamente in salvo.
Nolan prende spunto da un noto episodio della Seconda Guerra (una sorta di Caporetto inglese) per costruire un film di guerra potente e minimale, epico e asettico – non si vede una goccia di sangue, intrecciando tre semplici trame e momenti temporali. Con il suo consueto talento per un montaggio temporale non lineare, scompone e ricompone i tre fili narrativi in un flusso coinvolgente e senza tregua. Tutta la vicenda viene narrata catapultando lo spettatore in mezzo agli eventi, con pochi dialoghi, lasciando parlare le immagini.
Dunkirk è un’enorme trappola e il regista ribadisce varie volte il concetto, intrappolando i protragonisti in un’interminabile sequenza di luoghi claustrofobici, reali o mentali: dentro un cacciatorpendiniere che affonda, dentro un peschereccio in balia della marea e dei cecchini, nell’abitacolo di uno Spitfire abbattuto, su un affollato molo esposto agli attacchi aerei, nel terrore di un soldato scampato al naufragio…
Girato in modo elegante e impeccabile, come gli arabeschi disegnati in cielo dai duelli aerei, il film è sostenuto in modo importante dalla colonna sonora minimal-ossessiva del poderoso Hans Zimmer, abituale collaboratore di Nolan.

Dunkirk (USA, Gran Bretagna, Francia, 2017)
Un film di Christopher Nolan
Con Fionn Whitehead, Tom Glynn-Carney, Jack Lowden, Harry Styles, Aneurin Barnard, Kenneth Branagh, Cillian Murphy, Mark Rylance, Tom Hardy
Durata 106 minuti.

Nessun commento:

Posta un commento