Si arriva alla resa dei conti a Panem. Mentre i ribelli stanno sferrando l'attacco definitivo a Capitol City, Katniss, tentando di smarcarsi dall'ingombrante ruolo di eroina-simbolo della rivolta, parte verso il palazzo presidenziale per attuare la sua vendetta personale nei confronti del presidente Snow. Non tutto filerà liscio.
La fastidiosa mania di espandere narrazioni, per aggiungere capitoli a saghe redditizie, crea questi strani film squilibrati. La storia riparte da dove si era interrotta l'anno scorso, si prende un po' di tempo per farci intendere che Katniss è nuovamente la pedina di un gioco più grande e poi via col videogame degli Hunger Games formato guerriglia urbana.
La nostra eroina muore e risorge un paio di volte, prima di giungere allo scontro finale, dove, con una scelta inspiegabile, il regista svuota il film di ogni pathos, grazie a un montaggio a dir poco ellittico, che smorza il momento più drammatico del film: coraggiosa scelta artistica o puttanata?
Come nel precedente capitolo, ho trovato più interessante la rappresentazione dei giochi di potere e i momenti "psicologici" che le scene d'azione (le trappole mortali sono sempre più improbabili e surreali), ma il film raramente appassiona e il loffio finale bucolico, con Katniss mansueta mammina, ci lascia una certa tristezza nel cuore.
Hunger Games: Il canto della rivolta - Parte II
(The Hunger Games: Mockingjay Part 2, USA 2015)
Un film di Francis Lawrence.
Con Jennifer Lawrence, Josh Hutcherson, Julianne Moore, Wes Chatham, Elden Henson, Elizabeth Banks, Sam Claflin, Liam Hemsworth, Philip Seymour Hoffman, Stanley Tucci, Woody Harrelson, Donald Sutherland.
Durata 136 min.
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