Un avvocato non-violento e imbranato ritorna al suo paese natale nel selvaggio West, ormai raggiunto dal progresso e dalla ferrovia, che ha portato con sé anche avidità e violenza. Dopo l'assassinio del fratello ranger, diventerà un giustiziere mascherato, grazie all'aiuto di un indiano matto ma pieno di risorse.
Il trio dei Pirati (Depp, Verbinski e Bruckheimer) colpisce ancora, con questa versione survoltata del mitico personaggio western creato negli anni Trenta. Dopo l'eccentrico film d'animazione Rango, Verbinsky torna nel West con personaggi in carne e ossa che si lanciano in spericolate acrobazie come fossero dei cartoni animati. Il film è un riuscito mix di comicità e azione, supportato dalla classica coppia mal assortita che genera gag a ripetizione. Armie Hammer ripropone il ruolo dell'eroe tontolone (come il principe di Biancaneve), mentre Depp si maschera da indiano schizzato, aggiungendo un nuovo personaggio esagerato alla sua nutrita collezione, ed è uno dei migliori – direi – dopo quello di Jack Sparrow. Il suo Tonto dalle movenze chapliniane, intento a nutrire il suo corvo morto in testa o a parlare com i cavalli, è il vero protagonista del film. Voce narrante delle avventure di Lone Ranger, tiene insieme la trama del film giustificando le inesattezze e stravaganze con la suo racconto ondivago e inaffidabile.
Verbinski stipa il film di luoghi comuni sul West nonché di alcune stravaganze (le lepri mannare, le ferrovie da lunapark). Racconta le vicende del giustiziere mascherato con molta ironia, senza trasformare però il film in una parodia del western. The Lone Ranger è pieno di gag fisiche e catastrofiche, con protagoniste le locomotive, scene che hanno un forte debito con i film di Buster Keaton, mentre lo score di Hans Zimmer strizza l'occhio a Morricone, soprattutto nell'uso del breve tema al flauto che sottolinea comicamente alcune azioni di Tonto.
Sotto le apparenze di un film leggero per bambini, la sceneggiatura infila temi pesanti come la critica al feroce capitalismo che stermina i nativi e viola la natura. Con una metafora – neanche tanto velata – ci mostra che il liberismo spinto va a braccetto con la criminalità: lo spietato bandito e il costruttore senza scrupoli della ferrovia sono infatti fratelli. Un film dunque che può essere apprezzato anche dal pubblico adulto e che, nonostante la lunghezza, fila via liscio come una locomotiva giù da un ponte.
The Lone Ranger (USA, 2013)
Un film di Gore Verbinski.
Con Armie Hammer, Johnny Depp, Ruth Wilson, Tom Wilkinson, Helena Bonham Carter
Durata 135 min.
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