domenica 15 novembre 2009

Il senso di Pedro per il cinema


Almodóvar o il piacere di fare cinema. Di cosa parla "Gli abbracci spezzati"? A prima vista sembra un melodramma pieno di personaggi reticenti, doppie identità, tradimenti, segreti e amori tormentati: un regista cieco, un finanziere ricco e potente, una donna contesa sono il nucleo di un film pieno di false piste e (apparenti) divagazioni narrative. Ma alla fine si comprende che sono solo pretesti per fare del cinema. Infatti appare chiaro che tutta la trama ruota attorno all'ultimo film girato dal regista Mateo Blanco, prima dell'incidente che lo renderà cieco. E' una commedia con protagonista Lena (una folgorante Penelope Cruz), donna di Ernesto Martel (il possessivo finanziere produttore del film) e amante del regista. Tutti i misteri che scopriamo un po' alla volta riguardano queste riprese sino al tragico epilogo. Perché Lena muore due volte, prima nell'incidente stradale che rende cieco il regista, e poi come attrice nel film, massacrato al montaggio da Martel, folle di gelosia.
Ma finire un film sembra la cosa più importante. Lena arriva quasi al martirio pur di terminare le riprese. Judit, la direttrice di produzione che tradisce il regista permettendo lo scempio della pellicola, vivrà per il resto della sua vita questa colpa peggio di un delitto. Perché il film è più importante della vita stessa. E come dice Mateo Blanco nell'ultima battuta: "Un film va sempre finito, magari alla cieca"
Meno stravagante del solito, o meglio, più maturo, Almodóvar firma un film personalissimo, con attori perfetti, una messa in scena come sempre molto curata e mai scontata (occhio ai quadri sparsi nel film), e una serie di sequenze memorabili (splendida quella di apertura e da manuale quella in cui ci mostra come nasce il soggetto per un film sui vampiri!). Un atto d'amore verso l'arte di narrare con le immagini.

Los Abrazos Rotos (Spagna, 2009)
Un film di Pedro Almodóvar.
Con Penelope Cruz, Lluís Homar, Blanca Portillo, José Luis Gómez, Rubén Ochandiano
Durata 129 min.

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