sabato 23 maggio 2015

La grande giovinezza


Due amici in là con gli anni, il compositore in pensione Fred Ballinger e il regista hollywoodiano Mick Boyle, passano del tempo assieme in un esclusivo grand hotel nelle Alpi svizzere. Il primo spende apaticamente le giornate tra trattamenti rilassanti e check-up medici, il secondo lavora alla sceneggiatura del suo prossimo (e probabilmente ultimo) film. Un emissario della regina d'Inghilterra con un incarico importante e la figlia appena lasciata del marito, vengono a turbare la routine delle giornate di Ballinger.
Quello che doveva essere un piccolo e intimo film – secondo le parole del regista - è in realtà un'opera ambiziosa (al limite del pretenzioso), sostenuta da un quartetto d'attori di grande bravura, ricca di magnificenza visiva e accompagnata da una colonna sonora come sempre sorprendente. Insomma Youth è Sorrentino all'ennesima potenza, nel bene e nel male. Ci sono tutti i suoi pregi (grandissima cura visiva, attori scelti con attenzione sino all'ultima comparsa, battute fulminanti, grandi atmosfere, musica geniale) ma pure tutti i suoi difetti, qui più evidenti che mai, con i suoi dialoghi sentenziosi, pieni zeppi di aforismi, che tendono a indebolire i personaggi fino quasi a farli sembrare un po' falsi e senz'anima. Youth, pur essendo un bel film, sembra tendere spesso all'esercizio di stile: elegante, intelligente, spesso profondo, ma che manca di vera umanità ed empatia. Nonostante i temi affrontati siano di quelli tosti (il senso del futuro a ottanta anni, il rapporto con i figli, l'amore e i suoi rimpianti e poi il cinema, la musica, la passione…), il film lascia lo spettatore un po' freddo e scivola via senza lasciare traccia...
Però lo fa con grande bellezza, direi.

Youth - La giovinezza (Italia / Francia / Svizzera / Gran Bretagna, 2015)
Un film di Paolo Sorrentino.
Con Michael Caine, Harvey Keitel, Rachel Weisz, Paul Dano, Jane Fonda.
Durata 118 min.

Nessun commento:

Posta un commento