Una regina sterile partorirà solo dopo aver mangiato il cuore di un drago marino; un re s'innamora di una vecchia rapito solo dalla sua voce; un altro re, che alleva in segreto una pulce enorme, darà in sposa l'unica figlia ad un orco. Al centro di tutti e tre i racconti, figure femminili che devono fare i conti con i loro desideri (maternità, giovinezza, amore): tutte saranno in qualche modo esaudite, ma sempre a caro prezzo.
Tre fiabe nere e adulte, tratte da Lo cunto de li cunti di Basile, s'intrecciano nel film di Garrone, che, con un apparente scarto, passa da Reality al fantasy. I due film hanno in comune più di quel che sembra: Reality era una moderna fiaba sulla Nostra Italia dei Balocchi, mentre quest'ultima opera è piena degli echi di alcune ossessioni contemporanee (come il desiderio di apparire giovani o la maternità a tutti i costi).
Garrone realizza un film che è un inconsueto ibrido tra il cinema fantastico e quello d'autore, mettendo in scena le immaginifiche e barocche fiabe di Basile con mano ferma e uno stile controllato. È pittorico, ma senza eccedere nel visionario, sfruttando con intelligenza meravigliose location naturali e architettoniche italiane. Nonostante il genere, Il racconto dei racconti è un film fortemente realistico nella messa in scena, con scelte di set quasi pasoliniane. Persino negli effetti speciali si prediligono i trucchi meccanici al posto dell'imperante CGI.
È un film che si prende i suoi tempi, privilegiando le immagini ai dialoghi e che spiazza continuamente lo spettatore con scarti narrativi imprevisti e spesso enigmatici. Garrone fa del cinema maiuscolo come pochi in Italia e affronta in modo personalissimo un genere per niente frequentato nel nostro Paese negli ultimi decenni. Audace.
Il racconto dei racconti - Tale of Tales (Italia / Francia / Gran Bretagna, 2015)
Un film di Matteo Garrone.
Con Salma Hayek, John C. Reilly, Christian Lees, Jonah Lees, Alba Rohrwacher.
Durata 125 min.
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