mercoledì 10 dicembre 2014

El muleto invisibile (titolo originale triestino)

Michele è il classico adolescente, vittima designata di bullismo, con una cotta per la compagna di classe e una madre poliziotto che lo imbarazza. Dopo un festino, in cui finisce sbeffeggiato, scopre di avere il dono dell'invisibilità. Ma questa è solo la prima delle sconvolgenti scoperte che gli cambieranno la vita, facendolo diventare un supereroe suo malgrado.
Salvatores, a cui non manca il coraggio di girare film che nessuno si sogna di fare in Italia, mette a disposizione il suo inossidabile talento registico per questo riuscito esperimento con un film di supereroi da camera, che miscela romanzo di formazione, commedia e fantastico. Il protagonista è la perfetta metafora dei drammi dell'adolescenza: invisibile alle ragazze ma ben visibile ai bulli di turno, avrà il suo riscatto semplicemente crescendo, cioè scoprendo qual è la sua vera natura.
La pellicola strizza l'occhio ad una miriade di film di supereroi, come per esorcizzare l'impossibilità di competere sullo stesso terreno, ma sceglie astutamente di smarcarsi, costeggiando il filone con una storia a misura di ragazzino, senza rinunciare a tutti i topos narrativi del genere ma evitando (anche per motivi di budget) l'uso smodato di effetti speciali. Ne risulta una pellicola gradevole, ben interpretata dai giovani protagonisti, con un buon ritmo e – come sempre con Salvatores – ottimamente girata.
Nonostante il regista abbia dichiarato all'anteprima triestina del film l'importanza di Trieste nella storia narrata, la città ancora una volta non sembra essere fondamentale nella trama. Comunque va detto che Salvatores usa in modo molto intelligente le location a disposizione (alcune inedite come l'Ursus), filmando una Trieste invernale, livida e non troppo turistica. Inoltre regala alla storia del cinema una sequenza con un effetto speciale 100% triestino: il molo Audace battuto dalla bora come simbolica rappresentazione dello stato d'animo del protagonista.
Il ragazzo invisibile è un onesto e dignitoso film di genere, adatto alle famiglie, che, uscendo in sala prima di Natale, potrebbe essere un ottimo antidoto alle cretinate cinematografiche del periodo.

Il ragazzo invisibile (Italia - Francia, 2014)
Un film di Gabriele Salvatores.
Con Ludovico Girardello, Valeria Golino, Fabrizio Bentivoglio, Christo Jivkov, Noa Zatta.
Durata 100 min.
Gabriele Salvatores presenta il film all'anteprima nazionale di Trieste (Foto Peter Rustja)

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