Dove si può mandare un vulcaniano? Dentro un vulcano, ovviamente. J.J. Abrams e i suoi simpatici sceneggiatori stanno ancora ridendo della trovata… ma questo è solo il prologo.
La flotta stellare è sotto attacco. La minaccia contro cui si trovano a lottare il capitano Kirk e il suo equipaggio è più insidiosa del solito, perché arriva dal lato oscuro dell'animo umano, sempre pronto ad una nuova guerra. Il tema, interessante e fecondo di sviluppi interessanti, viene svolto nel consueto modo esagerato, continuando la linea dettata dal primo episodio. Perciò super cattivi, super effetti e disastri uno via l'altro. Ci vuole ben più che la sospensione dell'incredulità per assistere a questo film, per altro confezionato benissimo e con gran profusione di dollari. Con la regia turbo di Abrams non ci si annoia mai, ma forse un po' meno roba da disintegrare e qualche battuta in più a Spock non guastava. Sto diventando vecchio? Può essere. Però, pur con tutta la sua spettacolarità esagerata, il primo episodio conteneva elementi di trama più interessanti e originali, che qui vengono sacrificati nella interminabile baraonda di scene d'azione ben oltre i confini della verosimiglianza. Dai creatori delle trame cervellotiche di Lost e Fringe mi aspettavo qualche guizzo d'intelligenza in più.
Zachary Quinto è un impeccabile Spock, perfetto quando mantiene la sua comica imperturbabilità, un po' meno quando si arrabbia. Il cattivo di turno è l'ottimo Benedict Cumberbatch, purtroppo usato al di sotto delle sue capacità, mentre il redivivo Peter Weller è l'ambiguo e pericoloso ammiraglio Marcus.
Colpone di scena nel pre-finale ma con soluzione telefonata (anzi teletrasportata). Classico pop-corn a cui si assiste tra il divertito e lo stordito. Astenersi amanti film lenti e contemplativi.
Star Trek Into Darkness (USA, 2012)
Un film di J.J. Abrams.
Con John Cho, Benedict Cumberbatch, Alice Eve, Bruce Greenwood, Simon Pegg, Chris Pine, Zoe Saldana, Zachary Quinto, Karl Urban, Peter Weller, Anton Yelchin.
Durata 132 min.
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