La fiaba di Biancaneve in salsa post-Shrek, comica ma non ugualmente irriverente. È una versione leggera, dalla quale sono stati tolti tutti gli elementi più paurosi, rendendola più innocua di quella disneyana. L'estro visionario di Tarsem sembra non approfittare di tutte le potenzialità del racconto fantastico e, pur regalandoci una messa in scena fiammeggiante e bizzarra (vedi i cieli pittorici, gli ambienti alla Gaudì, i costumi esagerati di Eiko Ishioka e il mondo oltre lo specchio della regina cattiva), non si avvicina all'eleganza formale e visivamente inventiva delle sue opere precedenti. Buona l'interpretazione autoironica di Julia Roberts nei panni scomodi (in tutti i sensi) della matrigna, un po' meno quella della caramellosa Biancaneve di Lily Collins (perfetta per interpretare Frida Kahlo senza nessun trucco sopraccigliare). I sette nani sono dei banditi dotati di trampoli telescopici e di un set di gag da circo, il principe azzurro è il belloccio un po' tonto, mentre il tirapiedi Brighton è degna spalla comica della regina. Insomma, tutti i personaggi sono stati virati verso la simpatia facendo mancare un vero cattivo e anche la creatura che infesta la foresta nera sembra più un peluche che un orrido mostro.
È una rilettura molto femminile della fiaba, dove gli uomini sono personaggi di contorno, tutti manovrati dalle due donne protagoniste e che trasforma la candida Biancaneve in un eroina combattiva (sulla scia della serie tv C'era una volta e come nel prossimo Biancaneve e il cacciatore).
Biancaneve è il tipico film per tutta la famiglia, dalla confezione curata, ma senza quel non so che (coraggio? follia?) da farlo diventare memorabile. Bello il raffinato prologo animato di Ben Hibbon e il folle momento bollywood sui titoli di coda. Ora aspettiamo la versione della fiaba barbara e violenta con Charlize Theron e Kristen Stewart (in uscita a luglio) per decidere quale ci piace di più.
Mirror Mirror (USA, 2012)
Un film di Tarsem Singh.
Con Julia Roberts, Lily Collins, Armie Hammer, Nathan Lane, Mare Winningham.
Durata 105 min.
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