martedì 13 gennaio 2009
La morte animata
"Valzer con Bashir" è un curioso oggetto: un po' documentario, un po' film d'animazione, in realtà è un viaggio mentale alla ricerca di un episodio traumatico rimosso. Nonostante l'animazione a tratti legnosa, è pieno di splendide sequenze (i potenti i titoli di testa, la sequenza nell'agrumeto) e miscela alla perfezione testimonianze "cartoonizzate" a momenti onirici di grande impatto visivo (il sogno della donna gigante, la spiaggia di Beirut sotto i razzi al fosforo), sostenuti da un ottima colonna sonora.
Il protagonista - il regista israeliano Ari Folman - non ricorda nulla della sua esperienza di soldato diciottenne nella guerra in Libano dei primi anni Ottanta: è questo il pretesto per indagare, intervistando i suoi commilitoni e chi in quei giorni si trovava a Beirut. Ne escono una serie di bozzetti che descrivono soldati adolescenti mandati allo sbaraglio, in un clima di folle anarchia non molto lontano dalle atmosfere di "Apocalypse Now" (citato in una breve sequenza).
La scelta dell'animazione mette una sorta di filtro agli orrori narrati dai testimoni e permette azzeccate derive poetiche. Ma alla fine, come un pugno nello stomaco, arrivano le immagini vere del genocidio di Sabra e Shatila (http://it.wikipedia.org/wiki/Sabra_e_Shatila), e non c'è nessun rifugio "disegnato", né per noi né per il narratore, che quel evento aveva cancellato dalla mente.
Waltz With Bashir
(Israele, Germania, Francia 2008)
Regia di Ari Folman
Con Ron Ben-Yishai, Ronny Dayag, Ari Folman, Dror Harazi, Yehezkel Lazarov.
Mickey Leon, Ori Sivan, Zahava Solomon
Musica di Max Richter
Durata 87 min.
Golden Globe per il miglior film straniero
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