Nel 2045 la gente preferisce vivere online in un mondo virtuale – chiamato significativamente Oasis – che affrontare una realtà squallida e deprimente. Halliday, il geniale creatore di Oasis, ha lasciato in eredità il controllo della sua società a chi vincerà una gara costituita da sfide e indovinelli, che ovviamente si svolgerà nella realtà virtuale. Ma dopo cinque anni nessuno è riuscito a superare neanche la prima prova finché il giovane Parzival…
Dopo innumerevoli film tratti da celebri videogiochi ecco una pellicola che sembra costruita come un videogioco ma che in realtà segue le ferree regole della fiaba stilate da Vladimir Propp. L’espediente del mondo virtuale permette di costruire sequenze mirabolanti senza limiti fisici (come in Matrix o nel cinetico Speed Racer dei Wachowski) ma senza cercare un realismo fotografico negli avatar dei protagonisti, che restano sempre abbastanza lontani da una precisa imitazione del corpo umano.
La semplice trama dà il destro ad un caleidoscopico viaggio nel mondo pop dei videogiochi e del cinema tra gli anni Settanta e Novanta, con una tale quantità di citazioni da restare storditi: dopo dieci minuti avevo già perso il conto. Degno di nota è sicuramente lo sbalorditivo viaggio horror all’interno di Shining, un affettuoso omaggio a Kubrick, in cui il suo film viene ricostruito – o meglio decostruito – con precisione maniacale.
Raramente effetti speciali e stupefacenti sequenze in CGI sono così ben integrate nella storia come in Ready Player One che, pur non brillando particolarmente per originalità della trama, cattura lo spettatore con un montaggio serrato e non annoia mai. Spielberg porta al cinema il best-seller di Ernest Cline in modo efficace e spettacolare, come sa fare bene lui, suggerendo pure qualche riflessione su quale potrà essere il futuro del cinema e anche sul nostro destino di umanità sempre più persa nei mondi virtuali dei social network.
Ready Player One (USA, 2018)
Un film di Steven Spielberg.
Con Tye Sheridan, Olivia Cooke, Ben Mendelsohn, T.J. Miller, Simon Pegg.
Durata 140 min.
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