Finalmente arriva in sala – e solo per pochi giorni – l'ultimo capolavoro di Hayao Miyazaki, ultimo in tutti i sensi, visto che il Maestro giapponese ha dichiarato di ritirarsi. Presentato l'anno scorso alla Biennale del Cinema di Venezia, Si alza il vento è il testamento artistico di Miyazaki, un'opera che racchiude molte delle sue passioni, a partire da quella arcinota per gli aerei d'epoca. Dopo alcune recenti opere dedicate al pubblico più giovane, Miyazaki realizza un biopic su di Jiro Horikoshi, l'ingegnere che creò i famigerati aerei da caccia Zero. La storia della sua vita è impreziosita da innumerevoli sequenze oniriche (dove il volo è protagonista) e da grandi momenti di poesia, con la consueta attenzione alla natura, con cieli impressionisti, l'alternarsi delle stagioni e una grande presenza del vento, quasi un co-protagonista del film. Jiro è un sognatore che finisce per creare strumenti di morte, ma l'amore per le macchine volanti è più grande.
Le vicende di Jiro s'intrecciano con la Storia (come nell'epica sequenza dedicata al terremoto del 1923), ma il Giappone fascista e imperialista di qualche anno dopo è lasciato un po' sullo sfondo. Il film si concentra maggiormente sulle vicende più intime del protagonista (uno dei più complessi e riusciti personaggi maschili di Miyazaki) e sulla struggente storia d'amore con Naoko.
Si alza il vento è un film coraggioso e sorprendente per l'equilibrio e la maturità con cui affronta contraddizioni apparentemente irrisolvibili, come quella tra il pacifismo di Jiro e il suo essere un ingranaggio importante della macchina da guerra giapponese. Grazie ad un uso intelligente degli onirici incontri del protagonista con l'ingegnere aeronautico Gianni Caproni, i più complessi conflitti interiori possono essere mostrati e compresi.
A scanso di equivoci, Si alza il vento comunque non mostra nessuna simpatia per militari e guerre, anzi sembra riflettere nel protagonista le stesse curiose contraddizioni dell'autore, pacifista dichiarato ma amante degli aerei da guerra, tanto da aver battezzato la sua casa di produzione con il nome di un aereo militare italiano degli anni Trenta, il Ghibli (realizzato proprio dalla ditta di Caproni). Il film, anzi, è uno splendido e indimenticabile inno alla vita di commovente bellezza, un film imperdibile per tutti i fan di Miyazaki e per chi ama il buon cinema. Ah, dimenticavo, è un capolavoro.
Si alza il vento (Kaze Tachinu, Giappone 2013)
Un film di Hayao Miyazaki.
Animazione
Durata 126 min.
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