Londra, notte di San Silvestro. Quattro aspiranti suicidi si ritrovano casualmente in cima ad un grattacielo della city con l'intenzione di farla finita, ma questo incontro salverà (e cambierà) le loro vite.
L'incipit del film (e del libro di Hornby da cui è tratto) è la sua parte migliore. L'idea di riunire quattro perfetti sconosciuti, molto diversi tra loro, e trasformarli in un bizzarro gruppo di auto-aiuto è lo spunto più originale di Non buttiamoci giù. La narrazione a più voci del romanzo viene mantenuta, ma nel film alla fine si perde, forse a causa di una sceneggiatura un po' distratta e piena di buchi. Il cast del quartetto è buono anche se un po' scontato: Pierce Brosnan è l'uomo di successo che ha perso tutto per uno scandalo sessuale, Toni Collette è la dimessa casalinga con un figlio immobilizzato a letto, Aaron Paul il rocker fallito che consegna pizze, Imogen Poots la giovane figlia ribelle di un noto politico. Dopo un inizio promettente, con accenni di humour nero, la pellicola si smonta, proseguendo in maniera confusa – indecisa tra dramma e commedia – verso un debole finale con tanto di sbiadito happy end.
Anche se questo non è uno dei migliori romanzi di Hornby, la messa in scena senza guizzi di Chaumeil (che proviene dalla factory di Besson) rende il tutto ancora più monocorde. A volte da un libro mediocre si può ricavare un buon film. Non è questo il caso. Quasi obbligatorio recuperare Alta fedeltà e About a boy, gli addattamenti più riusciti da Hornby, per rifarsi un po' la bocca.
Non buttiamoci giù (A Long Way Down, Gran Bretagna 2013)
Un film di Pascal Chaumeil.
Con Pierce Brosnan, Toni Collette, Aaron Paul, Imogen Poots, Rosamund Pike.
Durata 96 min.
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