Hugo è un giovane orfano che vive nella stazione di Montparnasse a Parigi e si occupa della manutenzione dei tanti orologi. Hugo ha un automa lasciatogli dal padre orologiaio, che custodisce un messaggio che lo porterà da Georges Méliès, pioniere dimenticato dell'arte del cinema.
Hugo Cabret è una deliziosa fiaba d'autore, che trascina lo spettatore dentro la magia del cinema già dalla programmatica spettacolare sequenza a volo d'uccello in apertura del film, meccanicamente onirica. La vicenda dickesiana di Hugo s'intreccia con uno splendido omaggio al cinema degli esordi, quando l'intraprendente mago Melies intuì le possibilità fantastiche dell'invenzione dei realisti fratelli Lumière. Il giovane Hugo finirà per "aggiustare" la vita dell'amareggiato e burbero Méliès, distrutta dalla brutale realtà della Grande Guerra, facendo in modo che la sua meravigliosa arte non venga mai più dimenticata.
Le splendide scenografie di Dante Ferretti ci restituiscono una Parigi da cartolina, perennemente innevata (e non meno fantasiosa dei film di Méliès). Scorsese omaggia il cinema muto in ogni modo possibile, dalle citazioni di Harold Lloyd e Chaplin alle locomotive che entrano in stazione (e non si fermano, come nel famoso incidente del 1895 alla Gare de Montparnasse), dall'ispettore ferroviario, che rimanda alle comiche del muto, agli effetti d'epoca, come nella scena di Isabelle caduta tra la folla dei viaggiatori. Un film curiosamente lontano dalla poetica del regista, più affine, per i temi trattati, ad un Terry Gilliam, ma privo della forza visionaria di quest'ultimo. Comunque un film piacevole da vedere, per grandi e piccini, e forse anche per cinefili, se sorvoleranno su tutte le citazioni un po' troppo ovvie sparse a piene mani da Scorsese.
Hugo Cabret (USA, 2011)
Un film di Martin Scorsese.
Con Ben Kingsley, Sacha Baron Cohen, Asa Butterfield, Chloe Moretz, Ray Winstone, Emily Mortimer, Jude Law, Johnny Depp, Michael Pitt, Christopher Lee
Durata 125 min.
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