giovedì 15 ottobre 2009

Sesso droga e rock'n'roll



Elliot Theichberg, impacciato bravo ragazzo di campagna con velleità artistiche, si trova per caso – e per incoscienza – al centro dell'organizzazione di un evento epocale: il concerto di Woodstock nell'estate del 1969.
La storia che ci narra Ang Lee è più un romanzo di formazione che la cronaca di un avvenimento storico. Il concerto resta fuori campo, vediamo solo i retroscena organizzativi e la sua caotica "periferia". Il luogo dello spettacolo lo scorgiamo solo un attimo, da lontano, in una "stupefacente" ed emozionante scena, attraverso gli occhi del protagonista, fatto di acido.
Woodstock segna per sempre la vita del protagonista, che scopre la sua omosessualità e un rapporto più profondo con il padre.
Dopo due film "pesanti" come Brokeback Mountain e Lussuria, Ang Lee confeziona una deliziosa commedia dai ritmi lenti e dal sapore dolceamaro. Il film ritrae la fine di un'epoca, la massima espressione dell'utopia hippy, con split screen vintage, una splendida fotografia slavata e un cast perfetto (una citazione meritano l'inarrivabile Imelda Staunton – nel ruolo della terribile madre di Elliot – e un sorprendente Liev Schreiber). Vivamente consigliato.

Taking Woodstock (USA, 2009)
Un film di Ang Lee.
Con Demetri Martin, Dan Fogler, Henry Goodman, Jonathan Groff, Eugene Levy,
Jeffrey Dean Morgan, Imelda Staunton, Paul Dano, Kelli Garner, Mamie Gummer, Emile Hirsch, Liev Schreiber
Durata 121 min.

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