Bella Baxter è una donna letteralmente col cervello di una bambina, risultato di un folle esperimento del professor Godwin Baxter. Ma ben presto, crescendo, sviluppa incontrollabili pulsioni sessuali e un’incontenibile curiosità per il mondo. Scappa così con Duncan Wedderburn, un avvocato dongiovanni, per una lunga avventura piena di sesso, scoperte, incontri e brutte esperienze che, nonostante tutto, non intaccheranno la sua purezza di spirito e il suo indomito carattere.
Bella è un eroina libera da pregiudizi e da sovrastrutture culturali, pura, senza filtri, compassionevole e perciò una pericolosa eversiva in una società ipocrita, misogina e patriarcale. Non bisogna lasciarsi distrarre dallo spunto narrativo da horror gotico (Frankenstein) o dall’ambientazione steampunk, perché il nocciolo del film sta da un’altra parte: Povere creature! è un calcio nelle palle alla società maschilista che è ancora qui con noi, è una versione più adulta e cattiva di Barbie (il film) e del suo femminismo plasticoso ed edulcorato. “Quindi desideri sposarmi o uccidermi? È questa la proposta?” dice Bella a Duncan che sta uscendo di senno solo perché lei si comporta esattamente come lui. Una frase di grande attualità.
Povere creature! è un film oltraggioso, divertente, ironico, grottesco, con una prima parte in un bianco e nero cupo di lynchiana memoria e un uso smodato di grandangoli estremi che neanche Terry Gilliam sotto acido. Quando parte l’avventura della protagonista si fa colorato, barocco, pieno di cieli pittorici, architetture stravaganti, piroscafi improbabili e tram volanti.
Ma gran parte del film sta sulle spalle di Emma Stone che ci mette anima e corpo e ci regala una performance memorabile, incarnando un’indimenticabile giovane donna che travolge tutto e tutti come un salvifico tornado.
Povere creature! (Poor things, USA, 2023)
Un film di Yorgos Lanthimos.
Con Emma Stone, Mark Ruffalo, Willem Dafoe, Ramy Youssef.
Durata: 141 min.
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