domenica 12 settembre 2010

La solitudine è matematica



Il film, tratto dall'omonimo best-seller di Paolo Giordano (che qui sceneggia con il regista), segue le tormentate vite di Mattia e Alice, dall'infanzia all'età adulta. Entrambi sono segnati da un evento drammatico, avvenuto quando erano piccoli, e che li ha cambiati per sempre. Mattia, geniale studente impacciato e solitario, conduce una vita ai limiti dell'autismo, punendo il suo corpo con tagli e ferite. Alice è una timida ragazza zoppa che umilia il suo corpo con l'anoressia. Finiranno per incontrarsi, ma la loro relazione (impossibile) non sarà facile, anche se, alla fine del film, sembra avere delle timide possibilità di sviluppo.
La pellicola traspone piuttosto fedelmente il romanzo, prendendosi solo la libertà di sfrondare qualche episodio e di rimontare in modo non cronologico gli avvenimenti. Scelta astuta, perché i primi splendidi capitoli del romanzo scivolano in avanti, creando il climax giusto per presentare allo spettatore l'intimo buco nero che ha inghiottito le esistenze dei due giovani, lasciandoli poi sopravvivere nelle loro gabbie di solitudine e dolore.
Non era facile dare vita a dei personaggi così estremi e "letterari", ma il regista ha trovato il modo di raccontarli senza troppe parole, senza spiegare troppo, lasciando parlare le immagini (a tratti originalmente visionarie), e lavorando molto sugli attori, soprattutto sul loro corpo. Notevole il lavoro fatto da Alba Rohrwacher (alla fine del film esibisce un corpo dalla magrezza impressionante) e da Luca Marinelli (ingrassato – dice lui – fino a 99 kg), per raccontare "fisicamente" l'interiorità dei loro personaggi. Lei ha gesti nervosi, sguardi sfuggenti, si muove sgraziata in un mondo ostile. Lui ha una gestualità bloccata, uno sguardo quasi catatonico e si muove lentamente come uno zombie in una realtà che sembra gli sia indifferente. Bravi anche i "doppi" più giovani, soprattutto il Mattia bambino e l'Alice adolescente.
Colonna sonora stravagante ma efficace, con minimali interventi elettronici di quel diavolo di Mike Patton (ex cantante dei Faith No More e di altre cento band). Segnalo, per deformazione professionale, il brutto e insipido manifesto del film (un ammasso di intellegibili verzure contro il cielo), che fa rimpiangere l'azzeccata copertina del libro (una delle più imitate degli ultimi anni). Film di buon livello e grande prova d'attori. Non deluderà i fan del romanzo e affascinerà gli altri.

La solitudine dei numeri primi (Italia, Francia, Germania, 2010)
Un film di Saverio Costanzo.
Con Alba Rohrwacher, Luca Marinelli, Martina Albano, Arianna Nastro, Tommaso Neri, Vittorio Lomartire, Aurora Ruffino, Giorgia Pizzo, Isabella Rossellini, Maurizio Donadoni, Roberto Sbaratto, Giorgia Senesi, Filippo Timi, Giorgia Pizzio
Durata 118 min.

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