martedì 24 maggio 2011

Il senso di Malick per la vita



Un'intima storia familiare nell'America degli anni Sessanta s'intreccia con la nascita del mondo e della vita. La storia dell'infanzia di tre fratelli, tra un padre severo che impone una disciplina militaresca e una madre dolce e piena di grazia, si sfalda e si ricompone in un film dall'incedere sinfonico, ricco di immagini simboliche, a volte ai limiti dell'astratto, suggestive sequenze cosmiche e improvvisi guizzi poetici.
Terrence Malick, 67 anni e 5 film in 4 decenni, regista dalla riservatezza leggendaria, dimostra una prodigiosa libertà creativa, tessendo un film intimo e grandioso, narrativo e totalmente astratto. The Tree of Life seleziona i suoi spettatori con un inizio impegnativo, quasi ostico (almeno due persone uscite di sala dopo la prima mezz'ora), ma poi regala perle di poesia visiva e momenti di meditazione sui grandi temi della vita: nascita, morte, natura, fede, senso della vita. Le figure complementari dei genitori rappresentano due modi di affrontare l'esistenza: il padre insegna che la vita è dura e crudele e vuole temprare i figli perché non diventino dei falliti frustrati come lui; la madre invece trasmette il senso di un amore incondizionato per tutte le creature e per la natura. Ma le loro convinzioni vengono messe a dura prova da un improvviso lutto. E qui si inserisce il filo rosso che attraversa tutta la pellicola, fin dalla citazione biblica in apertura: il rapporto con la fede e un Dio che dà e che toglie senza nessuna logica e giustizia umane.
Palma d'Oro a Cannes 2011, The Tree of Life non è un film facile. L'uso delle voci off che esprimono i pensieri dei protagonisti, su lunghe sequenze di grande impatto visivo, forse sono un espediente un po' trito e fastidioso, il montaggio di immagini incongrue a volte è stancante, ma nel complesso è un film da vedere, soprattutto per la splendida ricchezza visiva, l'attenzione maniacale per la luce, la ricerca dell'inquadratura perfetta e una colonna sonora emozionante. Forse questo film è l'esperienza più vicina alla visione di 2001: Odissea nello Spazio da un bel po' di tempo in qua.

The Tree of Life (India / Gran Bretagna 2011)
Un film di Terrence Malick.
Con Brad Pitt, Sean Penn, Jessica Chastain, Fiona Shaw, Joanna Going.
Durata: 138 min

martedì 17 maggio 2011

Pensionati alla riscossa



Frank Moses, ex-agente CIA, mena una vita solitaria e noiosa in un anonimo sobborgo americano, intrattenendo una "relazione" al telefono con Sarah, un'impiegata dell'ufficio pensioni. Poi una mattina un commando di mercenari cerca di farlo fuori. Frank parte alla caccia dei mandanti, aiutato da un manipolo di attempati ex-colleghi e dalla malcapitata Sarah. Finirà tutto bene: è una commedia.
Non si vedevano tanti "vecchietti" tosti tutti insieme dai tempi di Space Cowboys, ma il tema della rivincita dei pensionati passa un po' in secondo piano in questo film d'azione molto molto divertente. Il plot è basico, ma la sceneggiatura asciutta e brillante serve perfettamente un cast all star che dà spessore a personaggi da fumetto. Scontri a fuoco esagerati, armi eccessive, corpi a corpo devastanti collidono con l'aspetto dimesso degli agenti in pensione. Bruce Willis è perfetto nel dar corpo all'agente duro fuori "mieloso" dentro (parola di Victoria / Helen Mirren). John Malkovich sembra divertirsi un mondo nel tratteggiare il suo Marvin, paranoico e folle, sopra le righe ma senza esagerare. Morgan Freeman è un gustoso nonnetto morente che coglie al balzo l'ultima occasione d'avventura della sua vita. Helen Mirren, compassata e letale, sempre elegante anche quando maneggia una mitraglia pesante, dispensa battute con irresistibile humour inglese. La regia di Robert Schwentke è solida, ma senza guizzi, e maneggia abilmente un cast da far tremare i polsi: infatti, oltre al sopraccitato quartetto, troviamo la brava e pluri-premiata Mary-Louise Parker, in ruoli minori i premi oscar Ernest Borgnine e Richard Dreyfuss, l'ottimo Bryan Cox e l'aitante Karl Urban. E proprio questo cast lussuoso e azzeccato, nonché una grande dose di ironia, fanno la differenza in un film altrimenti piuttosto scontato. Grande intrattenimento e divertimento assicurato.

Red (USA, Canada, 2010)
Un film di Robert Schwentke.
Con Bruce Willis, Morgan Freeman, John Malkovich, Helen Mirren, Mary-Louise Parker, Karl Urban, Ernest Borgnine, James Remar, Brian Cox, Richard Dreyfuss
Durata 111 min.