venerdì 29 dicembre 2017

L'uomo che visse due volte


Adriana, una donna solitaria che fa il medico legale, incontra ad una festa l’affascinante Andrea. Passano insieme un’appassionata notte d’amore. Lui le dà appuntamento per la sera successiva ma non si fa vedere. Ricompare invece sul tavolo autoptico morto assassinato. Adriana è sconvolta dall’episodio, soprattutto dopo che lo incrocia vivo e vegeto per strada.
Il nuovo misterioso film di Ozpetek comincia bene, con un interessate spunto narrativo degno di un buon giallo, un’ambientazione napoletana piuttosto originale e un manipolo di bravi attori. Putroppo il film ben presto si perde per strada, diventando un soporifero pasticcio tra echi manieristi e maldestri spunti hitckcockiani, senza decidersi che strada prendere tra il giallo e il melò. Ozpetek infarcisce il film un po’ a casaccio con singolari riti, affascinanti luoghi d’arte e personaggi folcloristici, ma in maniera poco organica alla trama, che intanto si sfalda minuto dopo minuto.
Il mistero viene alimentato con indizi buttati un po’ là, il delitto viene liquidato sbrigativamente e il regista sembra indeciso su come venirne fuori. E infatti conclude il film infilando uno dopo l’altro un paio di finali, uno peggio dell’altro.
Non è il suo film più riuscito, per usare un eufemismo.

Napoli velata (Italia, 2017)
Un film di Ferzan Ozpetek.
Con Giovanna Mezzogiorno, Alessandro Borghi, Anna Bonaiuto, Peppe Barra, Biagio Forestieri.
Durata 113 minuti.

venerdì 15 dicembre 2017

Debole scorre la forza


Il malvagio Primo Ordine sta vincendo ma gli eroici ribelli, ultimi difensori della Repubblica, non si arrendono facilmente. La giovane Rey cerca l’aiuto del riluttante Luke Skywalker, ma dovrà cavarsela da sola contro Kylo Ren e il maligno leader Snoke.
Il secondo capitolo della nuova trilogia cerca nuove vie nell’interminabile saga di Lucas ma, pur evitando di ripetere trame già viste (come nell’episodio precedente), non si emancipa completamente dall’ingombrante eredità del Star Wars classico. Ma mentre questo aspetto è quasi inevitabile in un franchise miliardario (come ho già sottolineato sia per Star Wars: Episodio VII - Il risveglio della forza che per Rogue One), è imperdonabile una sceneggiatura che spesso gira a vuoto e che si limita a infarcire il film con il solito repertorio di battaglie, duelli, missioni impossibili, deboli gag comiche e animaletti coccolosi ma senza nessun senso dell’epica. Sbaglia poi clamorosamente sulla costruzione di alcuni personaggi, come il super malvagio leader Snoke: misterioso, onnipotente e imponente nell’episodio precedente, qui è poco più di un villain dalla brutta (mezza) faccia, che viene liquidato assurdamente in fretta. Anche il carattere di Rey, che sembrava promettere bene, è stato sviluppato in modo deludente, diventando sempre meno interessante. Un vero peccato, perché visivamente il film è impeccabile, con sequenze di grande virtuosismo ed eleganza (si veda la carrellata volante nel casinò), un buon ritmo e un sacco di invenzioni riuscite per quanto riguarda le ambientazioni e l’esotica fauna che da sempre popola la saga. Forse un po’ meno di azione, un po’ di maggior spessore ai protagonisti e più cura nello sviluppo della trama avrebbe giovato al film.

Star Wars: Episodio VIII - Gli ultimi Jedi (Star Wars: The Last Jedi, USA, 2017)
Un film di Rian Johnson.
Con Mark Hamill, Carrie Fisher, Adam Driver, Daisy Ridley, John Boyega, Oscar Isaac, Andy Serkis, Lupita Nyong'o, Domhnall Gleeson, Anthony Daniels, Gwendoline Christie, Kelly Marie Tran, Laura Dern, Benicio Del Toro, Peter Mayhew.
Durata 152 minuti.