domenica 14 marzo 2010

Un gay alla mia tavola (anzi due…)



Tommaso - studente a Roma con velleità da scrittore - torna nella natia Lecce per fare outing durante una cena familiare. Suo fratello Antonio, rimasto a lavorare nell'azienda di famiglia, a sorpresa, lo anticipa. Il padre prima lo caccia di casa e poi ha un infarto. Tommaso così resta incastrato tra obblighi familiari, segreti inconfessati e una vita da cui è intenzionato a fuggire.
Con Mine vaganti Ozpetek firma il suo film più lieve e divertente, senza perdere in profondità e con sprazzi di struggente rimpianto per le vite infelici costruite sulla menzogna e la rinuncia (vedi la storia d'amore impossibile della nonna, una straordinaria Ilaria Occhini). Tommaso si trova combattuto tra le sue legittime aspirazioni di vita e la volontà di non ferire ulteriormente il padre, che non accetta l'idea di un figlio omosessuale, figurarsi due!
Lasciati i dolorosi e drammatici film più recenti, Ozpetek si concede una commedia frizzante, senza cadere nella facile farsa, neanche quando entra in scena il circo gay degli amici romani di Tommaso, con tutta la sua girandola di equivoci e situazioni decisamente comiche. Dialoghi brillanti e cast in grande spolvero, a partire da uno strepitoso Ennio Fantastichini, capofamiglia fedifrago e omofobo, Riccardo Scamarcio, figlio gay taciturno e sensibile, Elena Sofia Ricci, stravagante zia miope con un debole per i liquori, sino a Nicole Grimaudo, la bella e fragile Alba, che intreccia una tenera amicizia con Tommaso.
Questo diavolo di un turco non solo sa far recitare anche i sassi (vedi Gabriel Garko nelle Fate ignoranti), ma sa pure girare! Anche quando apparentemente si disimpegna, egli riesce a dare ai suoi film un'impronta forte e personale, come dimostrano i primissimi minuti di questa pellicola, con quella sposa che corre tra gli ulivi, un inizio bello e spiazzante. Poi, come nelle sue pellicole più riuscite, il film è pieno zeppo di momenti conviviali, con gruppi famigliari riuniti a tavola e piccoli riusciti intermezzi musicali. Non manca un pre-finale drammatico e una chiusura conciliante ed onirica. Insomma tutti gli elementi che il pubblico ama ritrovare in un film di Ozpetek, senza le pesantezze o l'eccesso di carne sul fuoco che zavorrava alcuni suoi lavori del passato. Due ore di evasione intelligente.

Mine vaganti (Italia, 2010)
Un film di Ferzan Ozpetek.
Con Riccardo Scamarcio, Nicole Grimaudo, Alessandro Preziosi, Ennio Fantastichini, Lunetta Savino, Elena Sofia Ricci, Ilaria Occhini, Bianca Nappi, Carolina Crescentini.
Durata 110 min.

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