sabato 1 gennaio 2011

Rin-tron



Il giovane Sam, figlio del geniale programmatore Kevin Flynn, finisce risucchiato in un mega-computer, dove il padre è ostaggio della sua creatura da più di vent'anni. In questo mondo da videogame oscuro, violento e totalitario, Sam avrà modo di confrontarsi con il genitore e di maturare come uomo.
Quattro motivi per andare vedere Tron Legacy:
1) Il ricordo di Tron, un film visivamente d'avanguardia
2) Due Jeff Bridges al costo di uno, anche se nel film ha battute insensate tipo "Vado ad ascoltare il suono del cielo" (Jeff, quel suono che senti è il pubblico che ronfa in sala)
3) Olivia Wilde in tutina aderente
4) La colonna sonora dei Daft Punk (se vi piace il genere), che è piacevolmente retrò e ruba molto al Vangelis di Blade Runner e al Carpenter di 1997 - Fuga da New York.
Perché alla fine questo pseudo remake (parzialmente in inutile 3D) non ha molto altro di nuovo da offrire. Tutte le idee buone che ci sono erano già nel Tron del 1982 e quello sì che era un film rivoluzionario: immagini generate al computer, mondi virtuali, estetica da videogame e il tutto realizzato con i limitati mezzi dell'epoca*. In questa nuova versione la CGI dilaga e rifà le stesse sequenze dell'originale con la potenza della tecnica di oggi: il film è costato uno sproposito (più di Avatar, pare) e si vede, peccato abbiano risparmiato (come per Avatar) sulla sceneggiatura. Infatti la storia non è poi così coinvolgente e all'ennesima inutile lunga perfetta scena da videogame, ci si annoia un po'. Per non parlare di tutta una serie di echi da altri classici della fantascienza messi là tanto per dare un tono finto autoriale ad un film di puro intrattenimento. Tanto per fare un esempio: eterna notte cupa e finale solare (Blade Runner), la scenografica casa di Flynn (2001 Odissea nello Spazio), Tron, l'eroe buono che diventa cattivo, si nasconde sotto un casco impenetrabile, e poi si redime alla fine (come il Darth Vader di Star Wars)… e via "citando".
Una nota di merito per la resa molto credibile del clone giovane di Jeff Bridges, perfetto attore virtuale e per l'intermezzo di Castor, un divertito e divertente Michael Sheen.
Ma alla fine viene voglia di rivedersi il vecchio Tron, con gli omini al neon dipinti a mano e le motociclette 3D che oggi fanno tanta tenerezza.

Tron legacy (USA 2010)
Un film di Joseph Kosinski.
Con Jeff Bridges, Garrett Hedlund, Olivia Wilde, Michael Sheen, Bruce Boxleitner.
Durata 127 min.

* Guardatevi questo simpatico documentario dell'epoca sulla creazione delle immagini digitali di Tron e scoprirete l'enorme computer usato e la stupefacente sala con i banchi di memoria grandi come lavatrici!

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