giovedì 5 novembre 2009

Tristi mostri



Max è un bambino trascurato dalla madre divorziata e dalla sorella ormai più interessata ai compagni di classe, reagisce in modo rabbioso e "selvaggio". Dopo l'ultimo scontro con la madre, scappa di casa, ruba una barchetta e approda su un isola abitata da grosse creature pelose dall'aria triste e dal comportamento infantile. Qui Max darà sfogo alla sua natura selvaggia insieme ai suoi nuovi amici.
Spike Jonze passa con grande naturalezza dalla cornice reale al nucleo fantastico. L'isola che accoglie Max sembra il prodotto della sua mente immaginifica, ma ci appare piuttosto deprimente: un paesaggio ostile, con coste rocciose e taglienti, boschi invernali, aridi deserti e su tutto aleggia un clima cupo e freddo. Anche Carol, la creatura selvaggia con cui fa amicizia, pare proprio una sua proiezione, vista l'incapacità di stabilire una relazione con chi ama.
Film curioso, che parla della creatura selvaggia che da bambino ognuno di noi è stato. Per una buona metà della durata mette coraggiosamente in scena i giochi insensati e pieni di fantasia dei bambini, ma che gli adulti potrebbero trovare alla lunga noiosi.
Interessante il design delle creature – pupazzi giganti figli dei muppet, ma con visi espressivi grazie alla computer grafica – e bella colonna sonora. Un film molto particolare, delicato, poetico, originale ma forse non per tutti. Accostarsi con cautela.

Where the Wild Things Are (USA, 2009)
Un film di Spike Jonze. Con Max Records, Catherine Keener, Mark Ruffalo, Lauren Ambrose, Chris Cooper,
James Gandolfini, Catherine O'Hara, Forest Whitaker, Paul Dano, Michael Berry Jr, Robby D. Bruce, Steve Mouzakis, Tom Noonan, Alice Parkinson
Durata 101 min.

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