domenica 21 ottobre 2012

Belle statuine

Le vicissitudini di vari personaggi s'intrecciano in una grande città del nord, nell'intento di restituire un affresco dell'Italia contemporanea, tra vite comuni e considerazioni amare sullo stato del Paese.
È un film che ha due anime: quella più realista e intima, narrata con il tono lieve della commedia (gli scorci di vita quotidiana dei protagonisti) e quella più impegnata e pretenziosa dai toni simbolici e didascalici (le statue dei Grandi Italiani che – attonite – commentano sconsolate il degrado morale del nostro Paese). La parte migliore del film è del primo tipo, grazie anche alla presenza di un buon cast (il migliore è Mastandrea), se si sorvola sul gusto di Soldini nel mettere in scena sempre almeno un personaggio stravagante (stavolta quello più strano è l'Amanzio di Battiston). Escludendo gli intermezzi "alti" con le statue, Il comandante e la cicogna è una commedia godibile, a tratti piuttosto divertente, ma appesantita da una volontà di fare cinema impegnato e/o poetico un po' troppo esibita. Il freak Amanzio che parla per citazioni e il ragazzino che fa domande poetiche e nutre una cicogna finiscono per essere artificiosi come le statue parlanti. E l'uso maldestro degli effetti speciali non aiuta (la fintissima corsa in bici, le statue che si animano). Siamo lontani dalla freschezza briosa e un po' lunare di Pane e tulipani (la sua commedia più fortunata), ma anche dal rigore minimale di Cosa voglio di più (il suo più recente film drammatico). L'Italia odierna viene raccontata meglio altrove (vedi, ad esempio, Reality).

Il comandante e la cicogna (Italia, Svizzera, Francia, 2012)
Un film di Silvio Soldini.
Con Valerio Mastandrea, Alba Rohrwacher, Giuseppe Battiston, Claudia Gerini, Luca Zingaretti.
Durata 108 min. - Italia, Svizzera, Francia 2012

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