giovedì 1 ottobre 2009

Amarcord alla siciliana



Nonostante gli apprezzamenti del premier (la sua Medusa ha pagato il conto del set da kolossal), "Baarìa" non è un brutto film. E' un film tendente al nazional-popolare forse, d'impianto tradizionale (quei bei film d'un tempo che piacciono alle nonne), ma si lascia vedere piacevolmente. Tornatore è uno dei pochi registi italiani viventi in grado di pensare in grande e – soprattutto – di girare decentemente quello che ha pensato. E se si sorvola su certi momenti da "bignamino" di storia sicula o su alcuni simbolismi, il film è un riuscito affresco della città natale del regista.
Infatti la narrazione si sfalda in mille rivoli, tanti quanti sono i personaggi – ritratti magari per pochi secondi – e la vera protagonista resta sempre Bagheria. Meno oleografico di Nuovo Cinema Paradiso nel ritrarre la sua terra, questo film ha il tono lieve della commedia, anche davanti alla morte, con alcune virate nel grottesco (l'assessore all'urbanistica cieco!) e un retrogusto amaro per lo scempio causato dall'insensatezza umana ai luoghi dei suoi avi.
La galleria di comparsate all star distrae un po' il pubblico ma gli interpreti principali sono convincenti (come i due giovani esordienti protagonisti e uno straordinario Salvatore Ficarra). Se apprezzate il cinema di Tornatore, il film non vi deluderà, perché non manca nulla del suo consueto armamentario (gusto per il racconto popolare, derive fantastiche, straordinario controllo dei mezzi cinematografici, amore per il cinema del passato...) qui in grande spolvero.

Baarìa (Italia, Francia 2009)
Un film di Giuseppe Tornatore.
Con Francesco Scianna, Margareth Madè, Nicole Grimaudo, Angela Molina, Lina Sastri, Salvatore Ficarra, Valentino Picone, Gaetano Aronica, Alfio Sorbello, Luigi Lo Cascio, Enrico Lo Verso, Nino Frassica, Laura Chiatti, Michele Placido, Vincenzo Salemme, Giorgio Faletti, Corrado Fortuna, Paolo Briguglia, Leo Gullotta, Beppe Fiorello, Luigi Maria Burruano, Franco Scaldati, Aldo Baglio, Monica Bellucci, Donatella Finocchiaro, Marcello Mazzarella, Tony Sperandeo, Gabriele Lavia, Raoul Bova, Elena Russo, Sebastiano Lo Monaco
Durata 150 min.

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