martedì 17 marzo 2009

L'incredibile vita di Jacques Mesrin-01



La biografia a dir poco rocambolesca di Jacques Mesrin è raccontata da Jean-François Richet con un gangster movie dal ritmo incalzante. Split screen e specchi che moltiplicano il personaggio suggeriscono l'idea di un uomo dalle molte facce, tenero e violento, senza morale ma con una sua etica, impulsivo ma anche pianificatore di evasioni impossibili.
La sua vita è raccontata con molte elissi, alcune efficaci, altre meno: Jeanne, la sua compagna del periodo alla "Bonnie & Clyde" salta fuori dal nulla. Le inquadrature sono nervose, il montaggio forsennato nelle scene d'azione e qua e là si adotta uno stile nel girare un po' alla moda (sgranature, immagini mosse, grandangoli deformanti) ma tutto sommato efficace al racconto.
La performance di Vincent Cassel è notevole, quasi alla De Niro, nel trasformare anche il fisico secondo le esigenze del racconto. Perfetto nei ruoli da villain, qui da il suo meglio, con un personaggio tutt'altro che simpatico, ma di grande fascino. Depardieu giganteggia invece nel ruolo del boss parigino, "padre adottivo" di Mesrine.
La storia di Mesrine è divisa in due capitoli autonomi: il primo (L'istinto di morte) narra la nascita del mito Mesrine, dalle brutalità della Guerra d'Algeria (1959) alla clamorosa evasione dal carcere di massima sicurezza canadese (1969). In mezzo c'è la sua ascesa nel mondo della mala parigina, un matrimonio, tre figli, il carcere, un tentativo abortito di vita borghese, l'espatrio in Canada, un rapimento fallito, la fuga americana (stile "Sugarland Express") e la detenzione in un carcere stile Guantanamo (questi canadesi, chi l'avrebbe detto!).
Il film è godibile e spettacolare, restiamo in attesa del secondo capitolo "Nemico pubblico N°1 - L’ora della fuga" (in uscita il 17 aprile), che il regista preannuncia molto diverso nello stile.

L'Instinct de mort (Francia, Canada, Italia 2008)
Un film di Jean-François Richet.
Con Vincent Cassel, Cécile De France, Gérard Depardieu, Roy Dupuis, Elena Anaya.
Gilles Lellouche, Michel Duchaussoy, Myriam Boyer, Florence Thomassin, Ludivine Sagnier, Gilbert Sicotte, Abdelhafid Metalsi
Durata 113 min.

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